Vito Caravelli e Vincenzo Porto, matematico nato a Faicchio, scrivevano nel 1786 i Trattati del Calcolo Differenziale e del Calcolo Integrale per uso del Regale Collegio Militare. Risolvevano così la disputa t...
Leggi oltreMonte Cigno e il Titerno nella storiografia greco-romana
Lorenzo Morone
Sentinella a guardia dei Sanniti Pentri Abbiamo visto in precedenza come Monte Cigno, e tutta la zona fino a Monte Moschiaturo, rappresenti un pò la esemplificazione della difesa del territorio secondo i Sanni...
Leggi oltreMonte Cigno
Lorenzo Morone
Monte Cigno, tra Cerreto e Cusano, si eleva, a forma di mammellone, fino ai 746 m della vetta e delimita, con Monte Erbano, l’angusta gola del Titerno a partire dal ponte sul torrente Turio.Il nome, quell...
Leggi oltreProverbi della nostra Valle
Telesianarrando
Sulla corruzione e la disonestà dalla tradizione popolare della Valle Telesina A ròte se nen sé vogne, nu’ cammìne. A furtùne du l’umbrellàre è cuanne chiòve fine fine. A rrobba è di chi sa...
Leggi oltreSulle ali delle farfalle a Guardia Sanframondi
Bruna Varrone
A Guardia Sanframondi in provincia di Benevento, negli edifici adiacenti al Castello è custodita una preziosa raccolta di farfalle di più di 1000 esemplari provenienti da tutti i continenti, collezionate dagl...
Leggi oltreDalla tradizione celtica l’idromele diventa sannita
Telesianarrando
L’idromele è la più antica bevanda fermentata della storia, era noto già agli egiziani, ai Greci e alle popolazioni dei Celti e dei Vichinghi. Essendo la bevanda preferita del dio Odino la mitologia no...
Leggi oltreCon Federica ed Elettra Titanica
Telesianarrando
Federica Tomasiello nata a Cerreto Sannita il 7 Luglio del 2001, esordisce a Giugno 2019 nel suo diciottesimo anno di età con il libro Elettra Titanica pubblicato con la casa editrice Edizioni 2000diciassette....
Leggi oltreMa dove sono veramente le Forche Caudine?
Claudio Conte
Se cerchiamo la sola forma orografica "identica" alla descrizione liviana delle Forche Caudine, soltanto la Valle di Cusano presenta le 2 evidenti Forche ...
Leggi oltreCon Maria Pia Selvaggio e “Le Padrone di Casa”
Bruna Varrone
Il romanzo criminale “Le Padrone di Casa” di Maria Pia Selvaggio , ambientato a Napoli , nasce da una indagine storica e sociologica dell’uccisione di un capo della camorra del 1981. Il romanzo ed...
Leggi oltreIl Lago di Telese
Bruna Varrone
FORMAZIONE Il lago di Telese è situato a sud di Telese tra i monti del Matese e il Massiccio del Taburno. I rilievi che lo contornano: Camposauro, il Taburno, Monte Acero, e il Matese si originarono durante il...
Leggi oltreLo Struppolo a Telesia
Emilio Bove
Da una iscrizione di una lapide, ritrovata a Telesia e ricostruita dal Mommsen oggi conservata nell'Antiquarium dell'Abbazia di San Salvatore Telesino, è possibile ricostruire il alcuni aspetti della vita po...
Leggi oltreIl culto di San Leucio a San Salvatore
Emilio Bove
L'autore formula alcune ipotesi sulla nascita del culto di San Leucio a San Salvatore Telesino. Questo culto non appartiene alla tradizione benedettina dell'abbazia intorno al quale sarebbe sorta la comunità ....
Leggi oltrel’Eccidio di Caiazzo
Nicola Sorbo
TRA MEMORIA E OBLIO : l’Eccidio di Caiazzo sintesi della prefazione a cura di telesianarrando Con questo saggio, Nicola Sorbo ha tentato di ricostruire la strage nazista di Caiazzo del 13 Ottobre 1943, gi...
Leggi oltreDieci Medici Raccontano
Telesianarrando
ieci medici raccontano” è un’antologia di sentimenti, di fantasie e di ricordi in cui per la prima volta dieci medici decidono di abbandonare momentaneamente gli strumenti della loro professione pe...
Leggi oltreTempio Sannitico Cerretese
Lorenzo Morone
ella Contrada della Madonna della Libera in Cerreto Sannita, già al tempo delle guerre sannitiche sorgeva una cittadina, come dimostrano le pietre poligonali del tempio prima sannitico e dedicato alla dea Ke...
Leggi oltreSan Rocco e la peste: il suo culto nel Sannio
Emilio Bove
Quando la morte nera si diffuse in ogni parte del Sannio non vi furono medicine utili per salvare la popolazione. L’unica cura efficace sembrò essere il miracolo che, purtroppo, per potersi realizzare, aveva...
Leggi oltreTelesia e la Romanizzazione
Carmine Megaro
chiave per interpretare la romanizzazione di Telesia, cioè tutte quelle vicende successive all’azione politica di Roma intesa ad incardinare in maniera definitiva le città caudine autonome nella compagi...
Leggi oltreLa Civita di Pietraroja
Telesianarrando
giacimento fossilifero di Pietraroja è un sito di rilevanza internazionale, definito come un vero e proprio museo a cielo aperto, dove è possibile leggere un importante capitolo della storia della formazione ...
Leggi oltreTelese Città Italica: una storia diversa
Carmine Megaro
Dal saggio “Civitas Thelesie: il comune di Telese nel XII e XIII secolo” Telese, da città Italica a città Italiana. Appunti per una storia diversa dalle origini al XIII sec. Problemati...
Leggi oltreCommedie della Cerreto Antica
Giuseppe De Nicola
Commedie della Cerreto Antica viene pubblicato nel 2018 in occasione del 330° anniversario dal sisma del 1688. tre racconti contenuti in questo libro, scritti con linguaggio efficace e schietto, riescono a coi...
Leggi oltreAmore Brigante
Michele Di Vico
Michele Di Vico ha pubblicato per la prima volta un dramma storico, “L’amore Brigante” con la casa editrice 2000diciassette. Il lavoro è diviso in due parti, una prettamente teatrale, dove so...
Leggi oltreQuando a promuovere il Matese ci pensava Scipione Breislak
Bruna Varrone
cipione Breislak, di padre svedese, nacque a Roma nel 1750 fu un geologo e naturalista italiano e prima ancora docente di filosofia e di fisica, in seguito si dedicò alla mineralogia. Partecipò alla Repubblic...
Leggi oltreI Cippi di Confine dei Tre Cantoni
Pino Fappiano
Sul confine tra Cerreto e Morcone, in località “Ripa Malaportelle” presso i Tre Cantoni si trovano I Cippi di Confine , si tratta di enormi massi (pietre native) che segnavano i confini tra Terra di Lavoro...
Leggi oltreTheodor Mommsen e le Iscrizioni di Telesia
Ass. Storica Valle Telesina
Convegno per il Bicentenario della nascita di Theodor Mommsen 2 dicembre 2017 San Salvatore Telesino – Abbazia Benedettina del Santo Salvatore ore 9:00-19:00 heodor Mommsen, giurista, filologo, storico ...
Leggi oltreLa Connola di Sansone
Emilio Bove
gli inizi del secolo scorso, Gilda Mignonette, cantante e sciantosa nel teatro di varietà napoletano, durante un celebre concerto al Salone Margherita si esibì in una struggente interpretazione della canzon...
Leggi oltreLe Mura dell’Antica Telesia
Emilio Bove
Telesia è una città dotata di una invidiabile cinta muraria che, assieme a due fossati naturali, la delimita per quasi tre chilometri. I fossi corrispondono a due torrenti denominati rispettivamente Truono e ...
Leggi oltreLa Telesia del Quilici
Telesianarrando
orenzo Quilici, ordinario di Topografia dell’Italia Antica presso l’Università di Bologna, nel 1966 pubblicò sui “Quaderni dell’Istituto di Topografia Antica” dell’Università ...
Leggi oltreCaselle e Pannizze
Pino Fappiano
Caselle e Pannizze i reperti della “transumanza” sul Matese Sud-Orientale ra le molte testimonianze, ancora visibili, che l’uomo antico ci ha tramandato ci sono le piccole costruzioni in pietr...
Leggi oltreMonte Acero
Paolino Ciarlo
Il monte Acero si eleva isolato fino alla quota di 736 m sul livello del mare. La sua caratteristica forma conica non è, contrariamente a quanto ritenuto in passato, il frutto di un’intensa attività vulcani...
Leggi oltreLa Grotta delle Fate
Paolino Ciarlo
Il Monte Acero, tra Faicchio e San Salvatore Telesino, ospita la cosiddetta Grotta delle Fate le cui pietre emanano un riflesso azzurrino. i tratta di una cavità naturale che penetra la montagna per una profo...
Leggi oltreDal Mistero del Tempio all’etimologia di Cerreto
Claudio Conte
l Tempio di “Madonna della Libera” si trova in un paese dal nome Cerreto, che nell’etimologia del proprio nome Cerr-eto contiene la stessa radice della divinità agreste Cer-ere latina (da cui il ...
Leggi oltreIl Mistero del Tempio di Cerreto Sannita
Claudio Conte
l Tempio di Cerreto Sannita “Madonna della Libera” e il mistero del suo culto: la soluzione del potrebbe essere scritta tra le stelle Il Tempio italico di Cerreto Sannita (BN) è un tempio molto par...
Leggi oltreIl Cavaliere Jacobelli
Emilio Bove
acobelli Achille, da tutti conosciuto più semplicemente come il Cavaliere, nacque a San Lupo il 22 Ottobre 1812, nel 1848 divenne membro della Guardia Borbonica instaurando rapporti particolarmente cordiali co...
Leggi oltreLa Basilica di Telesia: la campagna di scavi di Pedroni
Bruna Varrone
Secondo un’antica pianta del 1854 dove si riconosce il circuito murario della città di Telesia sviluppatasi in età imperiale, il centro dell’antica città sarebbe ubicato a San Salvatore Telesino, in cont...
Leggi oltreQuesto Nostro Regio Tratturo (Le Origini)
Pino Fappiano
Un percorso segnato dal naturale migrare dei branchi di animali che, ancor prima di diventare domestici seguivano il “tratturo” istintivamente segnandoli, per dirigersi alternativamente in inverno verso le ...
Leggi oltreSe i Romani salivano al Colle i Sanniti si dileguavano a Valle
Claudio Conte
Ma le sorprese per i romani non erano ancora finite, una volta che fossero stati sul punto di conquistare e salire finalmente sulle Fortificazioni, sulla cima non avrebbero trovato i difensori Sanniti che nel f...
Leggi oltreIl Sistema Difensivo Sannita a Guardia della Valle Telesina
Claudio Conte
Penetrare nell’alta Valle Telesina significava per gli eserciti Romani poter giungere, marciando verso Est a Benevento, la Capitale del Sannio Irpino e da lì proseguire per la Puglia. Difendere la Valle ...
Leggi oltreLa Grotta delle Fate
Antonello Santagata
Si perde nella notte dei tempi la leggenda delle fate che abitavano il monte Acero nei pressi di Massa di Faicchio. dice vivessero in pace e concordia con gli umani queste deliziose, minute e bellissime creatur...
Leggi oltrePasseggiando nelle Terme di Teseo
Bruna Varrone
Le Terme di Teseo, già note alla letteratura archeologica, sono state recentemente riportate alla luce durante la campagna di scavi denominata Telesia Archaeological Project, diretta dall’archeologo Luig...
Leggi oltreDiscorso del Cav. Davide Lupo
Telesianarrando
LE ACQUE DI TELESE estratto dal discorso del Cav. Davide Lupo in occasione dell’apertura dello stabilimento JACOBELLI Napoli 1867 ran ligati di grande affetto al natio terreno gli esuli Telesini però, n...
Leggi oltreTelesia Romana negli scritti di Luigi Riccardi
Telesianarrando
Importanza di Telesia Romana Visibili sono le tracce dell’anfiteatro e quelle della conduttura e del serbatoio dell’acqua potabile proveniente dalla montagna di Cerreto. Ancora il suolo lasci...
Leggi oltreLa Sirena
Carolina Di Paola
〈A S’rena〉 Poesia in dialetto cerretese: A vita di contadin gira com gir’n l’ sc’taggiun! Durant a m’r’nèta a natura s’hà r’pusèta e pur i contadin ann rall...
Leggi oltreLa Grotta di Cosimo Giordano
Pino Fappiano
Neve lieve che cadeva scandendo il ritmo dei tempi andati. Una collina di fronte a me che mi chiamava da tempo ma io non avevo il tempo. L’istinto di salire lassù dove un disboscamento ha scoperto una gr...
Leggi oltreIl Casale di San Salvatore Telesino
Emilio Bove
Gli esuli telesini diedero vita ad un nucleo abitativo intorno all’Abbazia di San Salvatore Telesino terremoto dell’848, oltre a segnare la distruzione della città di Telesia, provocò la morte di ...
Leggi oltreI Ribelli di Eric J. Hobsbawm
Telesianarrando
Nel leggere la vita del brigante Cosimo Giordano dalle fonti presenti in rete ho notato che la figura e i tratti del brigante (di umilissime origini, analfabeta, primo omicidio per vendetta, graduato come cap...
Leggi oltreDove sorse Telesia
Il massiccio del Matese al di sopra della curva di livello dei 600 m forma una sorta di recinto chiuso con una superficie interna di circa 1000 Kmq. questo spazio è caratterizzato dalla presenza dell'omonimo lago e di quello artificiale di Letino, nonché di boschi, pascoli, ed innumerevoli sorgenti. Queste caratteristiche, XXIII secoli or sono ancora più spiccate di oggi, suggerirono ai Pentri di trasformare quel grandioso altipiano in un recinto inviolabile nel quale potessero con assoluta sicurezza e tranquillità risiedere le popolazioni civili e le loro masse armentizie. La realizzazione del progetto comportò l'interdizione mediante opportune opere difensive dei rari accessi dalle pianure esterne. Vennero erette perciò fortificazioni più o meno complesse ed articolate secondo la maggiore o minore vulnerabilità dei luoghi. Dell'intero sistema i massimi capisaldi sono senza dubbio quelli individuati sul monte Cila e sull'adiacente Castello Matese sovrastante Piedimonte Matese, nonché sul monte Acero e sul prospiciente monte Erbano sovrastanti Faicchio. quest'ultimo caposaldo si articola ulteriormente, come la foto aerea ben evidenzia, formando un vero catenaccio corrente dal San Pasquale all'Acero e la Rocca fino Pugliano sopra Telese. Proprio alla base di quest'ultima collina permangono i ruderi di Telesia romana.
Il Lago di Telese
Bruna Varrone
FORMAZIONE Il lago di Telese è situato a sud di Telese tra i monti del Matese e il Massiccio del Taburno. I rilievi che lo contornano: Camposauro, il Taburno, Monte Acero, e il Matese si originarono durante il...
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Emilio Bove
Da una iscrizione di una lapide, ritrovata a Telesia e ricostruita dal Mommsen oggi conservata nell'Antiquarium dell'Abbazia di San Salvatore Telesino, è possibile ricostruire il alcuni aspetti della vita po...
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Carmine Megaro
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Ass. Storica Valle Telesina
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Emilio Bove
Telesia è una città dotata di una invidiabile cinta muraria che, assieme a due fossati naturali, la delimita per quasi tre chilometri. I fossi corrispondono a due torrenti denominati rispettivamente Truono e ...
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Telesianarrando
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Bruna Varrone
Secondo un’antica pianta del 1854 dove si riconosce il circuito murario della città di Telesia sviluppatasi in età imperiale, il centro dell’antica città sarebbe ubicato a San Salvatore Telesino, in cont...
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Bruna Varrone
Le Terme di Teseo, già note alla letteratura archeologica, sono state recentemente riportate alla luce durante la campagna di scavi denominata Telesia Archaeological Project, diretta dall’archeologo Luig...
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Pino Fappiano
Neve lieve che cadeva scandendo il ritmo dei tempi andati. Una collina di fronte a me che mi chiamava da tempo ma io non avevo il tempo. L’istinto di salire lassù dove un disboscamento ha scoperto una gr...
Leggi oltreLa Gens Pontia

Cratere con Manici di epoca sannita ritrovato a Telesia, custodito presso l’Antiquarium dell’Abbazia di San Salvatore Telesino
Nella città di Telesia, abitata prevalentemente da gente dedita all’agricoltura ed alla pastorizia, hanno avuto origine nobili famiglie che testimoniano il livello culturale raggiunto dalla città. Alcune lapidi, rinvenute a Telesia fanno esplicito riferimento alla “Gens Pontia.” Questo cognome si trova ampiamente citato durante le guerre Sannitiche. Tra i Ponzi vi è innanzitutto Gavio Ponzio, figlio di Gavio Erennio e della nobile donna sannita Didima, sommo duce sannita che nel 321 a.C. umiliò i Romani alle Forche Caudine ed al quale diversi scrittori antichi attribuiscono il cognome “telesino”. La maggior parte degli autori concordano nell’asserire che non solo i Ponzi, ma anche i Minuci, i Valeri, i Massimi, i Rufi, gli Enni ebbero origini telesine. La nobile famiglia dei Ponzi ebbe in Gavio Erennio Telesino, padre del famoso Ponzio, un autorevole rappresentante della cultura locale. Uomo definito da Tito Livio longe prudentissimus che, anche quando lontano da attività militari e civili per la sua avanzata età, continuava ad essere dispensatore di numerosi consigli, anche se talvolta inaspettati. La sua saggezza era riconosciuta da tutti i Sanniti: la leggenda narra come, in seguito alla vittoria delle forche Caudine, incerti sul da farsi dei prigionieri romani, i Sanniti chiesero consiglio ad Erennio. Secondo Cicerone, Erennio partecipò anche ad un simposio di dotti tenutosi ad Archita, dissertando brillantemente sulla virtù. Dalla lettura del passo ciceroniano la saggezza e la lungimiranza di Erennio, contrastano con la foga e l’intemperanza del figlio Gavio, Bellatur e dux dei Sanniti.
(i testi in home-page sono tratti dall’ opuscolo “Telesia e la sua Civiltà” – Telese Terme-2006 curato da Emilio Bove)
Telesia Colonia Romana

Statuetta di Ercole proveniente da Telesia Museo del Sannio (BN)
In seguito alla occupazione di quinto Fabio Massimo, Telesia divenne colonia romana. La città acquistò nuova floridezza ed una propria organizzazione sociale. La colonia di Telesia venne dedicata al mitico Ercole, eletto quindi a nume tutelare della città. Alcune iscrizioni hanno reso possibile la conferma di questo culto ed hanno svelato alcuni aspetti della vita sociale all’interno della città. Molte iscrizioni sono state raccolte e sono custodite nell’Abbazia di San Salvatore Telesino. Da esse si evince come l’amministrazione a Telesia era retta dai Praetores Duoviri, questi affiancati dagli Edili e dai Questori, erano a capo di una nobiltà terriera definita: “Ordo Splendissimus Telesinorum“. Durante le guerre sociali tra Mario e Silla si schierarono con Mario partecipando con un loro esercito contro Silla. Il condottiero, ancora una volta fu Ponzio Telesino, discendente del protagonista delle Forche Caudine. Nell’87 a. C. la battaglia si concluse con la vittoria di Silla ed un massacro senza precedenti. Oltre 50 mila soldati morirono sul campo di battaglia ed ottomila prigionieri vennero trucidati senza pietà. Lo stesso Ponzio Telesino morì in battaglia.
Punto, due punti….non era Totò ma Caravelli e Porto nel 1786
Bruna Varrone
Vito Caravelli e Vincenzo Porto, matematico nato a Faicchio, scrivevano nel 1786 i Trattati del Calcolo Differenziale e del Calcolo Integrale per uso del Regale Collegio Militare. Risolvevano così la disputa t...
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Lorenzo Morone
Monte Cigno, tra Cerreto e Cusano, si eleva, a forma di mammellone, fino ai 746 m della vetta e delimita, con Monte Erbano, l’angusta gola del Titerno a partire dal ponte sul torrente Turio.Il nome, quell...
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Lorenzo Morone
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Telesianarrando
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Giuseppe De Nicola
Commedie della Cerreto Antica viene pubblicato nel 2018 in occasione del 330° anniversario dal sisma del 1688. tre racconti contenuti in questo libro, scritti con linguaggio efficace e schietto, riescono a coi...
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cipione Breislak, di padre svedese, nacque a Roma nel 1750 fu un geologo e naturalista italiano e prima ancora docente di filosofia e di fisica, in seguito si dedicò alla mineralogia. Partecipò alla Repubblic...
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Pino Fappiano
Sul confine tra Cerreto e Morcone, in località “Ripa Malaportelle” presso i Tre Cantoni si trovano I Cippi di Confine , si tratta di enormi massi (pietre native) che segnavano i confini tra Terra di Lavoro...
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Pino Fappiano
Caselle e Pannizze i reperti della “transumanza” sul Matese Sud-Orientale ra le molte testimonianze, ancora visibili, che l’uomo antico ci ha tramandato ci sono le piccole costruzioni in pietr...
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Paolino Ciarlo
Il monte Acero si eleva isolato fino alla quota di 736 m sul livello del mare. La sua caratteristica forma conica non è, contrariamente a quanto ritenuto in passato, il frutto di un’intensa attività vulcani...
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Paolino Ciarlo
Il Monte Acero, tra Faicchio e San Salvatore Telesino, ospita la cosiddetta Grotta delle Fate le cui pietre emanano un riflesso azzurrino. i tratta di una cavità naturale che penetra la montagna per una profo...
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Claudio Conte
l Tempio di “Madonna della Libera” si trova in un paese dal nome Cerreto, che nell’etimologia del proprio nome Cerr-eto contiene la stessa radice della divinità agreste Cer-ere latina (da cui il ...
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Claudio Conte
l Tempio di Cerreto Sannita “Madonna della Libera” e il mistero del suo culto: la soluzione del potrebbe essere scritta tra le stelle Il Tempio italico di Cerreto Sannita (BN) è un tempio molto par...
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Pino Fappiano
Un percorso segnato dal naturale migrare dei branchi di animali che, ancor prima di diventare domestici seguivano il “tratturo” istintivamente segnandoli, per dirigersi alternativamente in inverno verso le ...
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Antonello Santagata
Si perde nella notte dei tempi la leggenda delle fate che abitavano il monte Acero nei pressi di Massa di Faicchio. dice vivessero in pace e concordia con gli umani queste deliziose, minute e bellissime creatur...
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Carolina Di Paola
〈A S’rena〉 Poesia in dialetto cerretese: A vita di contadin gira com gir’n l’ sc’taggiun! Durant a m’r’nèta a natura s’hà r’pusèta e pur i contadin ann rall...
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Pino Fappiano
Neve lieve che cadeva scandendo il ritmo dei tempi andati. Una collina di fronte a me che mi chiamava da tempo ma io non avevo il tempo. L’istinto di salire lassù dove un disboscamento ha scoperto una gr...
Leggi oltreAnnibale a Telesia

Busto di Annibale ritrovato a Capua Museo Archeologico di Napoli
Annibale Barca uno dei più abili audaci e prestigiosi condottieri dell’antichità, dopo aver attraversato con gli elefanti le Alpi innevate ed aver battuto i Romani al Trasimeno, nel giugno del 217 a.C. si diresse verso l’Italia Meridionale. Attraversando il Monte Erbano, fiancheggiò le falde di Monte Acero per evitare lo scontro frontale con l’esercito romano situato sull’alto Matese. Giunto nella Valle Telesina, occupò la città di Telesia che, pur essendo priva di cinta muraria rappresentava in importante centro opulento sul piano economico e strategico sotto l’aspetto militare per la conquista della Campania. Annibale diresse, quindi. il suo esercito alla conquista della Puglia e, nell’autunno del 216 a. C., dopo la battaglia di Canne, ritornò nuovamente a Telesia. Stavolta gli abitanti non opposero resistenza né fuggirono sui monti, ma ricordandosi di essere stati in passato fieri avversari di romani, si schierarono apertamente con i cartaginesi. Per circa due anni il generale punico rimase nel territorio telesino costringendovi le legioni romane ed allentando la sua morsa su Capua. Nel 214 a. c. Caio Fabio Massimo detto il “Temporeggiatore”, occupò la città di Telesia, rea di essersi schierata con il generale punico, mettendola a ferro e fuoco per ricondurla sotto la podestà di Roma.
La Cinta Muraria
La fortificazione perimetrale di Telesia appare quanto mai irregolare ed originale, lontanissima dalla concezione romana, a differenza della tecnica muraria che è classica opera quasi reticolata. La concezione delle mura non è applicata omogeneamente, ma risulta più complessa in corrispondenza dei settori più vulnerabili, non protetti dai corsi d’acqua limitrofi, che pertanto risultano meglio conservati. La murazione di Telesia appare scandita, come le altre coeve da torri: ma qui termina l’analogia. Le cortine intermedie infatti sono concave, propriamente dette a mesopirgi, mentre le torri appartengono a due diverse tipologie, rispettivamente a pianta esagonale la prima, a pianta circolare la seconda. Questo tipo di fortificazione avrebbe reagito attivamente in ogni direzione ed in ogni dimensione, priva in ciò di analogie nell’intero Impero Romano sia precedenti che future, fenomeno unico per una fortificazione del I sec. (Le Mura dell’Antica Telesia di Emilio Bove)
La Moneta di Telesia

Moneta di Telesia datazione 265-240 a. C.
Durante gli ultimi decenni del IV sec. a.C. si avviò, presso le popolazioni italiche, l’uso della moneta coniata. Tale fenomeno non si verificò contemporaneamente nei vari ambiti territoriali ma andò attuandosi a seconda delle dinamiche interne alle comunità ed ai contatti intercorsi con l’esterno. L’influenza della tradizione e della cultura ellenica presso i popoli campano-sannitici consentì a tale comunità di migliorarsi anche nel campo della fabbricazione delle monete. Le loro legende erano sempre scritte in osco, la lingua parlata in tutta l’area etnica sannitica. Le monete venivano coniate sia per fusione, introducendo del metallo fuso in uno stampo di terra refrattaria recante in incavo l’impronta del pezzo da fondere, sia per coniazione per mezzo della quale sul conio era l’impronta del pezzo da riprodurre. Il conio principale era quello fisso e raffigurava il dritto della moneta mentre l’altro, mobile, era tenuto da una tenaglia. Molte città del Sannio e del resto della Campania osca cominciarono a battere monetazione propria sin dal IV sec. a. C. L’antica città di Telesia non fu meno importante di altre città fornite di zecca. L’unico esemplare conosciuto e riconducibile alla Zecca di Telesia è stato ritrovato a Cales l’attuale Calvi Risorta nella prima metà del 1800. La moneta fu posseduta dal nobiluomo Santangelo di Napoli, il cui fondo arricchì, dopo l’Unità d’Italia, il Medagliere del Museo Archeologico di Napoli ove è attualmente custodita. Il reperto è di tipologia obolo campano mentre il suo etnico è in alfabeto osco retrogrado. La moneta raffigura sul dritto la testa di Minerva con elmo corinzio volta a destra e, sul rovescio, un gallo in piedi volto a destra, dietro astro e scritta in lingua osca TEDIS o TEISIS.
Morte di una Città

Torre longobarda a Telese Terme
Nella primavera del 568 oltre 300 mila combattenti, con mogli, vecchi e bambini valicarono le alpi giulie per penetrare nell’ Italia settentrionale. alla loro guida vi è Alboino, re longobardo più di nome che di fatto e che verrà ucciso all’indomani della presa di Pavia. L’espansione longobarda proseguì nel mezzogiorno fino a raggiungere Benevento. Fondatore del ducato meridionale di Benevento è Zottone, nominato duca personalmente da Autari, terzo re longobardo. La città di Telesia, appartenente al ducato beneventano, subisce così anch’essa la presenza dei nuovi padroni. alla morte di Arechi II, principe di Benevento, una lotta intestina per la conquista del potere, promosse l’entrata in guerra di guerrieri saraceni.
Nell’autunno dell’846 l’emiro Abu Mashar assediò Telesia, troncando la conduttura del suo acquedotto. L’anno successivo (847) un disastroso terremoto completò l’azione distruttrice dei saraceni. Da questo momento Telesia è teatro delle scorribande di Khalfun (nell’850) e di Mofarag ibn Salem (nell’852). Nell’856 il condottiero Sawdam al-Mazari, terzo emiro di Bari, occupò Telesia che rimase alla mercè dei saraceni per oltre tre anni. In seguito a quest’ultima devastazione iniziò la diaspora che si concluderà con il progressivo abbandono dell’antica città, con la nascita della Telesis Nova e dei Casali di Telesia. Dalle ceneri dell’antica Telesia originarono così i nuovi centri abitati che porteranno per sempre il segno dell’appartenenza alla civiltà telesina. (Il Casale di San Salvatore Telesino)